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Eventi e convegni | L'Orientale Web Magazine

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15. 05. 2010| Eventi e convegni

Diffusione dell’Islam in Indonesia

Con la collaborazione dell’ambasciata d’Indonesia si è tenuta a Palazzo Corigliano una lezione sulle caratteristiche dell’Islam nel sudest asiatico.

Napoli, Palazzo Corigliano, 12 maggio. “L’islamismo indonesiano è aperto e tollerante per il sincretismo con le tradizioni indigene e per l’adattamento alla cultura locale che è aperta, amichevole e accogliente”, così Azhar Arsyad, rettore dell’Istituto Universitario Statale per gli Studi Islamici in Indonesia. Non si fatica a credergli, visto che prima di iniziare la sua relazione sulla diffusione dell’Islam in Indonesia, il rettore Arsyad, nell’annunciare l’avvenuta stipula di un accordo per lo scambio di studenti tra l’Orientale di Napoli e l’Università indonesiana, ha precisato che gli studenti dell’ex Collegio dei Cinesi che volessero compiere ricerche in Indonesia sarebbero alloggiati gratuitamente nello studentato, avrebbero il vitto assicurato e in più borse di studio.
Azhar Arsyad ha poi ripercorso le tappe della diffusione dell’Islam in Indonesia, arrivato in questa nazione nel VII secolo d.C., ma diffusosi solo a partire dal XIII secolo per opera di movimenti mistici. Il rettore ha ricordato come l’Islam abbia svolto un importante ruolo sociale in Indonesia: la prima organizzazione per il welfare fu islamica, e di matrice islamica sono state tutta una serie di organizzazione a sfondo non politico, ma sociale. Secondo Arsyad il Corano insegna che “tutti gli uomini sono uguali senza differenze tra bianchi e neri, Americani e Tedeschi”, l’insegnamento islamico avrebbe quindi influenzato la democrazia e le legislazioni sui diritti umani. Il rettore ha spiegato che “l’Islam insegna a sorridersi l’uno con l’altro: ecco perché è piaciuto agli Indonesiani. La mentalità indonesiana, e in generale quella orientale, non è individualista come quella occidentale, ma aperta all’altro e alla collaborazione con l’altro”.
Se in Occidente, quindi, l’Islam è associato al terrorismo e al fondamentalismo, Arsyad si è dichiarato convinto che questi aspetti siano completamente estranei all’insegnamento del Corano, mentre il prof. Cilardi, preside della facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo, già nella presentazione aveva chiarito, citando l’esempio del Magreb, che l’Islam presenta caratteri diversi a seconda del tipo di sincretismo che si verifica con le tradizioni del luogo di diffusione. Considerazioni, queste, che fanno riflettere.

Autore: Concetta Carotenuto

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