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15. 04. 2010| Eventi e convegni

Io confesso, Hitchcock in Québec

È iniziata oggi la prima edizione del Petit Festival Autour du Québec, organizzato dal Centro di Studi Canadesi e dedicato al tema “La persona e Il cinema”

Napoli, 14 aprile –  È iniziata oggi la prima edizione del Petit Festival Autour du Québec, organizzato dal Centro di Studi Canadesi. Il programma, dedicato al tema “La persona e Il cinema”, prevede ogni mercoledì fino ai primi di giugno la proiezione di otto pellicole. L’idea di fondo è stata quella di individuare quattro sezioni che permettessero di affacciarsi, secondo diverse prospettive, su un panorama registico ampio e mutevole sia nelle ambientazioni che nei soggetti.
La professoressa Marina Zito ha aperto la manifestazione spiegando le ragioni di una scelta cinematografica di frontiera, quella della provincia francofona del Nord-America, che permette di interrogarsi sulla dicotomia Canada-Québec.  Infatti, per ben due volte, dietro la spinta di un forte movimento indipendentista, questa regione ha cercato di divenire uno Stato a parte (senza però riuscirci per pochi voti).
La rassegna è stata inaugurata da Io confesso di Alfred Hitchcock, pellicola del ’53 presentata al Festival di Cannes di quell’anno, decretando il successo dell’attore Clift Montgomery nel ruolo di padre Michael. Costruire un melodramma che mostrasse la presenza ossessiva della chiesa e lo spirito religioso e bigotto nella società del tempo, questo era l’intento di un Hitchcock che si servì di un bianco e nero fortemente contrastato, quasi che il rapporto luce-ombra dovesse richiamare quello verità-silenzio: tutto ciò che è taciuto è verità mentre ciò che è detto, pur essendo il vero, diviene falso.
È significativo, tra l’altro, che un regista di fama decidesse di girare in Québec. Le ragioni non furono soltanto paesaggistiche: agli inizi degli anni ’50 il Canada era un paradiso per le produzioni cinematografiche dati i costi molto bassi, sicché molti film americani e inglesi furono girati in quelle zone.
Si riprenderà mercoledì 21 con Le confessional (del 1995) di Robert Lepage, remake del capolavoro hitchcockiano, con un’intensa interpretazione di un bravissimo giovane attore canadese: Lothaire Bluteau.

Autore: Aniello Fioccola

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