La cerimonia si è svolta dinanzi a un folto pubblico nella sede del rettorato a palazzo Du Mesnil, alla presenza dell’arcivescovo di Napoli cardinale Sepe, del presidente emerito della Corte costituzionale prof. Casavola e di numerosi esponenti del mondo politico, religioso e accademico della città di Napoli.
Il rettore dell’Orientale prof. Ciriello e il preside della Facoltà prof. Maisano hanno illustrato la personalità dell’ospite e le motivazioni del riconoscimento, ricordando l’impegno pluridecennale del Patriarca sia a favore del dialogo tra le civiltà, le culture e le religioni nel mondo mediterraneo, sia in difesa dell’ambiente e delle risorse naturali. È stata inoltre messa in evidenza la forte carica simbolica della figura del Patriarca come testimone e rappresentante di una tradizione, culturale e religiosa nello stesso tempo, che dura ininterrotta dalla grecità classica e cristiana alle moderne realtà dell’Europa, attraverso il millennio bizantino e il periodo ottomano.
Il patriarca Bartolomeo ha pronunciato una lectio magistralis in cui ha illustrato la vocazione ecumenica della cultura e della dottrina ortodosse e il ruolo che la Chiesa greca, e in particolare il Patriarcato da lui rappresentato, svolge nel mondo contemporaneo, richiamando l’attenzione su quanto essa ha da dire alla civiltà contemporanea.
Con questa iniziativa, che ha avuto una vasta e positiva eco tra i mezzi di informazione e presso l’opinione pubblica, l’Orientale ha inteso confermare e illustrare la propria vocazione all’interculturalità e al dialogo fra le civiltà, offrendo un ulteriore contributo alla circolazione e all’apertura delle idee.