L’8 dicembre dello scorso anno è partita da Napoli la Commissione d’Ateneo che sovrintende al funzionamento dell’Istituto Confucio, la cui sezione napoletana è presieduta dal Rettore dell’Ateneo “L’Orientale”, prof.ssa Lida Viganoni.
La Commissione è composta dalla prof.ssa Anna Maria Palermo, vice Presidente dell’Istituto Confucio; dalla prof.ssa Maurizia Sacchetti, direttore dell’Istituto; dalla dott. ssa Anna De Simone, in qualità di responsabile amministrativo. Sono partiti anche - insieme alla Commissione - il Dott. Claudio Borrelli, direttore amministrativo dell’ Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, e Umberto Cinque, responsabile dell’immagine e del marketing dell’Ateneo.
L’arrivo a Pechino è avvenuto il giorno 9, sicché i delegati dell’Orientale hanno potuto partecipare alla cena ufficiale, a Pechino, di tutti i rappresentanti degli istituti Confucio del mondo.
Vi sono stati poi conferenze e seminari, e due incontri: il primo, con la dott. ssa Barbara Alighiero, direttore dell’Istituto Italiano di cultura a Pechino, e il secondo con la prof.ssa Paola Paderni, addetto culturale dell’Ambasciata italiana di Pechino.
L’Istituto Confucio di Napoli, inaugurato un anno fa, ha ricevuto un pubblico encomio dal Ministero della Pubblica Istruzione cinese “come modello di efficienza operativa”. Peraltro, la prof. Palermo ha formulato un giudizio positivo sul bilancio del primo anno “sia per l’affluenza anche di gente comune ai tre corsi linguistici, sia per il riscontro delle altre attività: dagli incontri di conversazione agli eventi legati alla cultura cinese, al seminario di calligrafia ecc.”.
Il giorno 16 la delegazione si è spostata da Pechino a Shangai, dove è stato visitato il nuovo campus dell’Università, e si sono avuti colloqui di lavoro col preside della Facoltà di Studi linguistici e con il direttore del Dipartimento di italianistica. Molto vivo anche il dibattito con gli studenti cinesi di italianistica.
Infine, la delegazione è stata ricevuta dal Rettore dell’Università di Shangai (SISU), mentre un ultimo incontro è stato col prof. Giorgio Casacchia, addetto culturale presso il Consolato di Shangai.
Uno dei primi risultati della presenza della delegazione dell’Orientale a Pechino e Shanghai è stata la pubblicazione - in un importante giornale cinese, che ha in Cina 750 milioni di lettori - di un articolo che descrive ed esalta le caratteristiche dell’Orientale e la sua storia plurisecolare.
Nel numero del 10 dicembre 2008 del giornale Huangqiu Shibao (Global Times) si può leggere, infatti,una breve e precisa storia dell’Ateneo, dalla sua fondazione nel 1732 come “Collegio dei Cinesi”, e si osserva che l’antico Istituto, fondato da Matteo Ripa, “è la struttura specializzata in studi sinologici più antica d'Europa e sebbene siano passati tantissimi anni gode ancora di grande prestigio a livello internazionale”.
L'indirizzo didattico del collegio è stato fin dal principio l'approfondimento della lingua e della cultura cinese, ma via via - si legge nel giornale - il collegio ha iniziato a specializzarsi anche nell'insegnamento di altre lingue orientali, tanto che è considerato l'istituto di ricerca in Sinologia e sull'Estremo Oriente più antico d'Europa.
Huangqiu Shibao ricorda, infine, che, data la grande reputazione di cui godeva il Collegio, quando l'inviato diplomatico inglese Macartney organizzò nel 1792 una visita ufficiale in Cina, volle avvalersi esclusivamente di interpreti reclutati presso la scuola.
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