“Ogni anno la chiesa di Napoli sarà promotrice e protagonista di un momento di intenso confronto con culture diverse per sostenere e mantenere sempre vivo il dialogo mondiale”. Sono le parole con cui il cardinale Crescenzio Sepe ha aperto il convegno sul tema “Un ponte tra Oriente ed Occidente: Napoli e la Cina”, svoltosi a Napoli dal cinque al sette ottobre.

Come e quando nasce il rapporto tra Napoli e la Cina? Chi ha costituito la prima colonia cinese a Napoli? Quale ruolo ha avuto la Chiesa missionaria? Attraverso quale suo figlio Napoli è stata presente per la prima volta in Cina? Perché proprio a Napoli il Collegio dei Cinesi? Quale istituzione assicura, oggi più che mai, la continuità culturale fra Napoli e la Cina? Quale questione religiosa si pone oggi in Cina? Come coniugare etica ed affari? Questi ed altri interrogativi sono legati alle tematiche che sono state  affrontate da autorevoli studiosi ed esperti nel corso del convegno, voluto fortemente dal Cardinale Sepe e organizzato con l’aiuto dell’Arcidiocesi, dell’Università “L’Orientale” e della Comunità di Sant’Egidio.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione tenutasi nella chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova, sono intervenuti, oltre al Cardinale  di Napoli, la prof.ssa Lida Viganoni, rettore dell’Università di Napoli “L’Orientale”, il presidente della Giunta regionale, Antonio Bassolino, l’ambasciatore della Repubblica popolare cinese Sun Yuxi e il professore Andrea Riccardi, dell’Università Tre di Roma.

Più volte è stato citato il nome del missionario Matteo Ripa, che dedicò la sua vita alle missioni nelle terre dell'Estremo Oriente cinese e che istituì a Napoli il Collegio dei Cinesi, nucleo dell’ attuale Università degli studi di Napoli "L'Orientale".

“La nostra città ha un legame con la Cina molto forte e di lunga durata nel quale “L’Orientale”, è stato e resta un importante punto di riferimento. – ha commentato la professoressa Lida Viganoni – Matteo Ripa portò a Napoli un’esperienza di transculturalità ante-litteram che si è concretizzata nella lunga storia del Collegio dei Cinesi. Non dimentichiamo che Napoleone, nella sua visione strategica internazionale, avrebbe voluto trasferire il Collegio dei Cinesi in Francia, considerandolo un’importante leva politica per la penetrazione francese in Asia. Da quella matrice originaria “L’Orientale” non si è mai distaccata nel corso dei secoli continuando a proporsi come un centro di studio e di ricerca che intende porre in evidenza le differenze e i punti di contatto tra le culture, con particolare attenzione alla Cina e a tutto l’Oriente”.